Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40530 del 3 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:40530PEN

Massima

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Il concorso in rapina aggravata si configura quando l'imputato, pur non essendo l'autore materiale del reato, partecipa all'azione delittuosa, contribuendo in modo consapevole e volontario alla sottrazione violenta di beni altrui, anche se la sottrazione è finalizzata alla soddisfazione di un bisogno primario, come l'alimentazione. L'ingiusto profitto, elemento costitutivo del reato di rapina, sussiste anche quando l'imputato si impossessa di beni in misura sproporzionata rispetto alle proprie esigenze, indipendentemente dalla destinazione d'uso di tali beni. La valutazione della credibilità della persona offesa rientra nell'esclusiva competenza del giudice di merito, il cui apprezzamento non può essere sindacato in sede di legittimità, salvo che non risulti affetto da manifeste contraddizioni. La determinazione della pena detentiva nel minimo edittale non comporta necessariamente l'applicazione della pena pecuniaria nel medesimo limite, essendo rimessa al prudente apprezzamento del giudice la scelta del trattamento sanzionatorio più adeguato, purché congruamente motivata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI - rel. Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. PARDO Ignaz - Consigliere

Dott. MONACO Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/03/2018 della CORTE DI APPELLO DI BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa COCOMELLO Assunta, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO

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