Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La concessione demaniale, anche se di importo inferiore a 500 euro, non si rinnova automaticamente alla scadenza se l'Amministrazione concedente rileva il mutamento non autorizzato della destinazione d'uso del bene, in violazione delle prescrizioni contenute nell'atto di concessione. In tal caso, l'Amministrazione può legittimamente negare il rinnovo della concessione, senza che sia necessario il previo esercizio del potere di decadenza, in quanto il mutamento di destinazione d'uso comporta automaticamente la cessazione del rapporto concessorio. Inoltre, qualora il concessionario occupi abusivamente il bene demaniale dopo la scadenza della concessione, la controversia relativa alla richiesta di pagamento dell'indennità per l'occupazione abusiva rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, e non del giudice amministrativo, trattandosi di una pretesa creditoria dell'Amministrazione fondata su un rapporto di dare-avere, senza alcuna interferenza su atti o provvedimenti relativi alla concessione del bene pubblico.