Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2566 del 21 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:2566PEN

Massima

Massima ufficiale
E manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale degli artt. 4, comma undicesimo, della l. 27 dicembre 1956, n. 1423 e 3 ter, comma secondo, della legge 31 maggio 1965, n. 575 (attualmente artt. 10, comma terzo, e 27, comma secondo, del D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159) - per contrasto con gli artt. 3 e 24 della Costituzione - nella parte in cui limitano alla sola violazione di legge la proponibilità del ricorso per cassazione avverso i provvedimenti di confisca adottati nell'ambito del procedimento di prevenzione, in quanto la "ratio" della normativa vigente trova il suo presupposto in una scelta legislativa che non è in contrasto con i dettami costituzionali nè con la normativa di carattere internazionale, in ragione della sostanziale differenza dei presupposti sui quali si fondano le misure di prevenzione e, in genere, le misure cautelari di natura reale, rispetto agli altri ordinari provvedimenti giudiziari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. ALMA Marco M. - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso il decreto n. 84/14 Sippi in data 4/7/2014 della Corte di Appello di Reggio Calabria;

visti gli atti, il decreto ed i ricorsi

lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. IZZO Gioacchino, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita…

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