Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6714 del 11 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:6714PEN

Massima

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Il giornalista che pubblica notizie lesive della reputazione altrui è responsabile per diffamazione a mezzo stampa, anche se la notizia è stata divulgata da altri organi di informazione, qualora non abbia previamente verificato la veridicità dei fatti riportati. Il dovere di verifica della notizia sussiste a prescindere dalla circostanza che il soggetto leso sia una persona pubblica, come un magistrato, e non può essere escluso dalla mera circostanza che la notizia sia stata appresa in una conferenza stampa. La responsabilità del giornalista per diffamazione permane anche qualora la notizia falsa o distorta sia stata pubblicata in buona fede, senza intento diffamatorio, poiché l'elemento soggettivo rilevante ai fini dell'integrazione del reato è il dolo generico, consistente nella volontà di divulgare la notizia, a prescindere dalla consapevolezza della sua falsità. Pertanto, il giornalista che non abbia previamente verificato la veridicità di una notizia lesiva della reputazione altrui, pubblicandola attraverso il proprio organo di stampa, risponde del reato di diffamazione a mezzo stampa, a prescindere dalla circostanza che la medesima notizia sia stata divulgata anche da altri mezzi di informazione. La condanna per diffamazione comporta, oltre all'irrogazione della pena pecuniaria, anche l'obbligo di risarcire il danno in favore della parte civile, la cui liquidazione è demandata al giudice civile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 415/2011 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 07/02/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/10/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. Volpe Giuseppe, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito, per la parte civile, Avv. (OMISSIS), in sost. Avv. (OMISSIS), ch…

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