Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12962 del 12 aprile 2006

ECLI:IT:CASS:2006:12962PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di accesso abusivo a sistemi informatici protetti, ai sensi dell'art. 110 c.p., richiede che il concorrente non autore materiale dell'azione tipica abbia voluto, quantomeno a titolo di dolo eventuale, la commissione del reato e si sia concretamente adoperato, anche solo nella fase preparatoria, per la sua realizzazione ad opera del correo. La mera richiesta di informazioni riservate alla polizia, in assenza di elementi che dimostrino la consapevolezza del richiedente circa l'utilizzo abusivo del sistema informatico da parte del pubblico ufficiale interpellato, non è sufficiente a integrare la fattispecie del concorso morale. Inoltre, l'accertamento della natura segreta delle informazioni richieste costituisce un presupposto essenziale per configurare la responsabilità del concorrente ai sensi dell'art. 116 c.p. per il reato commesso dal pubblico ufficiale, in mancanza del quale tale imputazione non può ritenersi corretta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE V PENALE
Composta dai seguenti magistrati:
((omissis)) - ((omissis)) - ((omissis)) - ((omissis)) - ((omissis)) - Consigliere
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sui ricorsi proposti da Ma. Fa. Ri. nato il (...) e da Ro. Co. nata il (...)
avverso la sentenza emessa il 19-1-03 dalla Corte di appello di Milano.
Visti gli atti, la sentenza denunciata ed il ricorso,
Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal consigliere dott. ((omissis)) il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. ((omissis)) che ha concluso per l'annullamento della sentenza impugnata per Ma. Fa. Ri. limitatamente alla omessa concessione della sospensione condizionale e per il rigetto del ricorso di Ro. Co.
Udito il difensore della Ro. Co., avv. Em. Be., che ha concluso per l'accoglimento del ricorso della propria assistita.
SVOLGIMENTO DEL PROCEDIMEN…

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