Consiglio di Stato sentenza n. 4468 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:4468SENT

Massima

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Il parere vincolante della Commissione per la Salvaguardia di Venezia, previsto per l'esecuzione di opere edilizie nella laguna di Venezia, ha carattere obbligatorio e vincolante, esplicando un'efficacia particolare verso l'attività dell'amministrazione attiva, in quanto imprime il suo contenuto ed orienta la valutazione finale in maniera ben più intensa di un semplice atto di collaborazione consultiva. Tale parere, pur non sostituendo la determinazione finale del Sindaco in materia edilizia ed urbanistica, è direttamente ed immediatamente impugnabile in quanto recante espressione di una valutazione di compatibilità, o incompatibilità, analoga (e per certi versi più ampia, in quanto riferita anche a profili edilizi) a quella che caratterizza il parere della Soprintendenza. Pertanto, il parere della Commissione per la Salvaguardia di Venezia, pur non esaurendo la competenza comunale in materia edilizia, ha carattere vincolante e preclusivo rispetto all'ambito delle competenze e dei motivi attribuiti all'esame della stessa Commissione, di modo che un parere negativo in tale ambito preclude in via assoluta che venga emessa dal Sindaco una determinazione provvedimentale positiva (o comunque difforme dal parere) sulla domanda. Inoltre, il parere della Commissione per la Salvaguardia di Venezia non si limita a valutazioni di carattere edilizio-urbanistico, ma abbraccia tutti i profili, compreso quello di protezione del territorio e dell'ambiente, sostituendosi alle valutazioni di qualsiasi altra autorità. Pertanto, il diniego di compatibilità paesaggistica postuma, o di sanatoria di opere edili realizzate in zone vincolate, è da ritenersi sufficientemente motivato con l'indicazione delle ragioni assunte a fondamento della valutazione di incompatibilità dell'intervento con le esigenze di tutela paesistica poste a base del relativo vincolo, senza necessità di ulteriori motivazioni. Infine, la legittimità dell'operato della pubblica amministrazione non può essere inficiata dall'eventuale illegittimità compiuta in altra situazione analoga, in quanto un atto amministrativo legittimo rimane tale a prescindere da eventuali atti illegittimi adottati in situazioni simili.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/07/2020

N. 04468/2020REG.PROV.COLL.

N. 02387/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2387 del 2011, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dall’avv. ((omissis)), elettivamente domiciliata in Roma, alla Via degli Scipioni n. 110, presso lo studio dell’avv. ((omissis));

contro

- Comune di Venezia, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv.ti Giblio Gidoni, ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) (dell’Avvocatura civica) e dall’avv. Nicolò Paoletti, presso il quale è elettivamente domiciliato in Roma, alla ((omissis)) n. 34;
- Regione Veneto – Commissione per la salvaguardia di Venezia, in persona del legale rappresentante, non costituita in giudizio;

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