Tribunale Amministrativo Regionale Friuli Venezia Giulia - Trieste sentenza n. 50 del 2017

ECLI:IT:TARFVG:2017:50SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso il piano regolatore comunale, afferma che le scelte compiute dall'Amministrazione in sede di pianificazione urbanistica generale sono espressione di un'ampia discrezionalità tecnica, sindacabile solo nei ristretti limiti della manifesta illogicità, arbitrarietà ed evidente travisamento dei fatti. La motivazione degli atti di pianificazione urbanistica generale, quali il piano regolatore o una sua variante, può essere espressa in termini generali, attraverso la relazione di accompagnamento, senza necessità di una motivazione specifica per ogni singola previsione. Inoltre, il rigetto delle osservazioni presentate dai privati non richiede una dettagliata motivazione, essendo sufficiente che siano state esaminate e ritenute, in modo serio e ragionevole, in contrasto con gli interessi e le considerazioni generali poste a base della formazione del piano regolatore. Pertanto, salvo che non siano riscontrabili errori di fatto o abnormi illogicità, le scelte di pianificazione urbanistica generale, comprese quelle relative alla destinazione delle singole aree, rientrano nell'ampia discrezionalità dell'Amministrazione e non possono essere sindacate dal giudice amministrativo. Ciò vale anche per la riduzione dell'indice di edificabilità e l'aumento delle aree verdi, che costituiscono obiettivi cardine del nuovo piano regolatore, con inevitabili ripercussioni sugli interessi dei singoli proprietari.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/02/2017

N. 00050/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00366/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Friuli Venezia Giulia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 366 del 2016, proposto da:
Robert Skerlavaj, Bernardo Skerlavaj, Guerrina Skerlavaj, rappresentati e difesi dagli avvocati Alessandro Tudor e Gianfranco Carbone, con domicilio eletto presso lo studio ide primo, in Trieste, Galleria A Protti 1;

contro

Comune di Trieste, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati Valentina Frezza, Maria Serena Giraldi, Maritza Filipuzzi, domiciliata in Trieste, via del Teatro Romano 7;
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia non costituita in giudizio;

per l'annullamento

1. Del provvedimento del Comu…

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