Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 39171 del 29 agosto 2018

ECLI:IT:CASS:2018:39171PEN

Massima

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Il giudice può disporre la misura cautelare della custodia in carcere quando, sulla base di specifiche circostanze di fatto, risulti concreto e attuale il pericolo di reiterazione del reato, non fronteggiabile con misure meno gravose. A tal fine, il giudice deve valutare i precedenti penali, la recente condanna, il comportamento reticente, l'intraneità ad ambienti criminali, la fitta rete di conoscenze e appoggi anche in altri Paesi, nonché l'eventuale formulazione di progetti di fuga all'estero, senza che tale valutazione possa essere sindacata in sede di legittimità, se sorretta da motivazione adeguata ed esente da vizi logico-giuridici. La valutazione delle esigenze cautelari, infatti, integra un giudizio di merito che, se supportato da motivazione congrua, è insindacabile in Cassazione, non essendo consentita alcuna rivalutazione nel merito delle relative statuizioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. DI SALVO Emanuele - rel. Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 02/02/2018 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DI SALVO EMANUELE;
lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott.ssa CENICCOLA ELISABETTA.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso l'ordinanza in epigrafe indicata, che ha rigettato l'appello proposto avverso il provvedimento reiettivo della richiesta di revoca della misura cautelare della custodia in carc…

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