Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15492 del 28 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:15492PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Il riconoscimento del vincolo della continuazione tra più reati non può fondarsi sulla sola omogeneità delle condotte, sulla contiguità temporale o sull'identità dei beni giuridici offesi, essendo necessario che il giudice accerti l'esistenza di un unico disegno criminoso, frutto di un'originaria e unitaria ideazione delittuosa, non desumibile dalla mera reiterazione di illeciti anche se commessi con analoghe modalità. L'onere di allegare e provare le circostanze che giustificano l'applicazione dell'istituto della continuazione grava sull'imputato, il quale non può limitarsi a invocare la mera omogeneità delle condotte, ma deve fornire elementi concreti e specifici idonei a dimostrare l'unicità del programma criminoso. Il giudice, pertanto, non può riconoscere la continuazione tra reati già definitivamente giudicati e quelli oggetto del procedimento in esame, ove non emergano tali elementi probatori, essendo la semplice reiterazione di condotte illecite indice di abitualità criminosa e non di un unico disegno criminoso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/11/2015 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), eccepisce preliminarmente che…

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