Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37464 del 28 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:37464PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza delle esigenze cautelari ai fini del mantenimento della misura cautelare della custodia in carcere, ha il compito primario ed esclusivo di apprezzare in concreto le condizioni soggettive dell'indagato in relazione a tali esigenze, rendendo un'adeguata e logica motivazione al riguardo. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è limitato alla verifica della congruità e coerenza della motivazione rispetto ai dati fattuali richiamati, senza poter riesaminare nel merito le valutazioni compiute dal giudice di merito, le quali sono sottratte al suo sindacato se espressione di un percorso argomentativo logicamente coerente e conforme ai canoni della razionalità. Pertanto, la decisione del giudice di merito che, dando adeguata risposta alle deduzioni difensive, abbia ritenuto sussistenti le esigenze cautelari sulla base della gravità dei fatti, della personalità dell'indagato e del concreto pericolo di reiterazione del reato, non può essere censurata in sede di legittimità ove tale giudizio risulti immune da vizi logici e giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAIAZZO Luigi - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 908/2011 TRIBUNALE LIBERTA' di CATANIA, del 15/06/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELA TARDIO;

sentite le conclusioni del Procuratore Generale Dott. MARIO FRATICELLI, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

preso atto che nessuno e' comparso per il ricorrente.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 28 marzo 2011 la Cort…

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