Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 37117 del 1 agosto 2018

ECLI:IT:CASS:2018:37117PEN

Massima

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Il riconoscimento dell'attenuante di cui all'art. 73, comma 7, del D.P.R. n. 309/1990 (c.d. collaborazione processuale) in materia di reati concernenti le sostanze stupefacenti, richiede non solo la mera indicazione di complici o la consegna spontanea della droga, ma un'effettiva collaborazione che porti alla sottrazione di risorse rilevanti e all'impedimento della commissione di ulteriori attività delittuose. La semplice anticipazione di quanto la polizia giudiziaria avrebbe comunque scoperto, o l'indicazione di un complice già noto alle forze dell'ordine, non sono sufficienti a integrare tale attenuante. Analogamente, il riconoscimento dell'ipotesi di lieve entità di cui all'art. 73, comma 5, del medesimo decreto, richiede una valutazione complessiva degli elementi concernenti sia l'azione (mezzi, modalità e circostanze) che l'oggetto materiale del reato (quantità e qualità dello stupefacente), senza che il solo dato ponderale possa essere dirimente. Inoltre, la motivazione sulla determinazione della pena, anche se discostata dal minimo edittale, deve dare conto del corretto esercizio del potere discrezionale del giudice, tenendo conto di tutti gli elementi rilevanti, come la condotta processuale collaborativa dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. MENICHETTI Carla - Consigliere

Dott. TORNESI Daniela - Consigliere

Dott. CENCI Daniel - Consigliere

Dott. DAWAN Danie - Rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/11/2017 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa ((omissis)) che ha concluso per il rigetto.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), a mezzo del difensore, ricorre avverso la sentenza resa dalla Corte Tribunale di Roma in data 8 ottobre 2009 che, concesse le attenuanti gen…

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