Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38562 del 13 agosto 2018

ECLI:IT:CASS:2018:38562PEN

Massima

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La turbativa d'asta realizzata mediante accordi collusivi tra imprenditori, anche con il concorso di pubblici ufficiali, finalizzati ad alterare il libero confronto concorrenziale e ad assicurare l'aggiudicazione di appalti pubblici a soggetti determinati, integra il reato di turbata libertà degli incanti, aggravato dalla partecipazione di più persone e dal metodo mafioso, quando tali condotte siano strumentali all'agevolazione dell'attività di un'associazione di tipo mafioso. In tali casi, la sussistenza dell'aggravante della finalità di agevolazione mafiosa, che ha natura soggettiva, deve essere accertata in relazione alla conoscenza e alla volontà del concorrente di favorire gli interessi dell'associazione criminale, desumibili dal contesto di riferimento e dai suoi rapporti con i soggetti appartenenti o contigui alla consorteria. La presunzione relativa di concreto e attuale pericolo di recidiva, superabile solo con allegazioni difensive, legittima l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in assenza di elementi positivamente valutabili per l'attenuazione delle esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. AGLIASTRO Mirella - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25/01/2018 del Tribunale del riesame di Catanzaro;
sentita la relazione svolta dal ((omissis));
sentite le conclusioni del PM, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per il rigetto.
Udito l'avv. (OMISSIS) e (OMISSIS) che hanno concluso insistendo sull'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre avverso l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Catanzaro …

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