Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1552 del 2014

ECLI:IT:TARSA:2014:1552SENT

Massima

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Il ricorso proposto contro un provvedimento repressivo, come l'ordine di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di permesso di costruire, diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora l'interessato abbia successivamente attivato il procedimento per ottenere il permesso di costruire in sanatoria. In tale ipotesi, l'originario provvedimento sanzionatorio perde efficacia e deve essere sostituito da un nuovo provvedimento, in esito al procedimento di sanatoria. Il principio di diritto trova applicazione in quanto, una volta avviato il procedimento di sanatoria, l'interesse del ricorrente all'annullamento del provvedimento repressivo precedentemente adottato viene meno, essendo tale provvedimento destinato ad essere superato e sostituito all'esito del nuovo procedimento. Ciò in quanto l'ordinanza di demolizione, emessa prima dell'attivazione della procedura di sanatoria, diviene priva di efficacia e deve essere sostituita da un nuovo provvedimento sanzionatorio, in relazione all'esito del procedimento di accertamento di conformità. Il giudice amministrativo, in presenza di tali presupposti, è pertanto tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso proposto avverso il provvedimento repressivo, in ragione della sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente. La compensazione delle spese di lite può accompagnare tale pronuncia, qualora ne ricorrano i giustificati motivi.

Sentenza completa

N. 01786/2011
REG.RIC.

N. 01552/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01786/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1786 del 2011, proposto da:
Antonietta Galdi, rappresentato e difeso dagli avv. Felice Lentini e Aldo Cammarota, con domicilio eletto in Salerno, al Corso Garibaldi, 103;

contro

Comune di Salerno, in persona del Sindaco in carica
pro tempore,
rappresentato e difeso dagli avv. Antonio Piscitelli, Alessandra Barone e Maria Grazia Graziani, con domicilio eletto in Salerno, alla via Roma, n. 36;

per l'annullamento

dell'ordinanza dirigenziale n.61 del 4.8.2011, recante ingiunzione di demolizione, di opere eseguite su di un fabbricato preesistente, in a…

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