Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 625 del 2020

ECLI:IT:TARNA:2020:625SENT

Massima

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Il provvedimento interdittivo antimafia adottato dalla Prefettura, che costituisce il presupposto per la revoca dell'aggiudicazione di un appalto pubblico, non richiede la comunicazione di avvio del procedimento né l'instaurazione del contraddittorio procedimentale, in quanto la materia antimafia è caratterizzata da profili di urgenza e da esigenze di riservatezza che giustificano l'omissione di tali garanzie partecipative. Ai fini dell'adozione del provvedimento interdittivo, la Prefettura può legittimamente valorizzare una pluralità di elementi indiziari, anche di natura indiretta, che evidenzino collegamenti tra la società appaltatrice e ambienti della criminalità organizzata, senza che sia necessario che tali collegamenti si traducano in specifiche imputazioni penali caratterizzate dal metodo mafioso. In particolare, rilevano a tal fine i rapporti di parentela, le cointeressenze economiche e le relazioni di lavoro subordinato intrattenute dalla società con soggetti contigui alla criminalità organizzata, in quanto tali elementi possono essere sintomatici di un condizionamento mafioso dell'impresa, anche in assenza di ruoli formali all'interno della compagine sociale. La revoca dell'aggiudicazione, conseguente all'adozione del provvedimento interdittivo, costituisce un atto vincolato e urgente, rispetto al quale non sussiste l'obbligo di comunicazione di avvio del procedimento, in quanto la motivazione del provvedimento di autotutela può ritenersi sufficientemente integrata per relationem attraverso il rinvio all'informazione antimafia.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/02/2020

N. 00625/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00544/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 544 del 2019, proposto da
-OMISSIS-, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domiclio fisico eletto in Napoli, al Centro Direzionale, Is. E/4 palazzo FADIM;

contro

Ufficio Territoriale del Governo Napoli, Ministero dell'Interno, ((omissis)) - Palermo, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, con domicilio in Napoli, via ((omissis)), n. 11;
Ministero delle Infrastrutture e dei T…

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