Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 377 del 2024

ECLI:IT:TARBA:2024:377SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di un'opera edilizia realizzata in assenza di titolo abilitativo è un atto dovuto e vincolato, che non richiede una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che lo giustificano, neppure quando l'ingiunzione di demolizione intervenga a distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso, il titolare attuale non sia responsabile dell'abuso e il trasferimento non denoti intenti elusivi dell'onere di ripristino. L'ordinamento tutela l'affidamento del privato solo quando sia incolpevole, mentre la realizzazione e il consapevole mantenimento di un'opera abusiva si concretizza in una volontaria attività "contra legem", che non può radicare un legittimo affidamento. Inoltre, l'ordine di demolizione conseguente all'accertamento della natura abusiva delle opere edilizie non deve essere preceduto dall'avviso di cui all'art. 7 della legge n. 241/1990, in quanto misura sanzionatoria conseguente all'accertamento dell'inosservanza di disposizioni urbanistiche, secondo un procedimento di natura vincolata rigidamente disciplinato dalla legge, per il quale il ricorrente deve essere ragionevolmente a conoscenza del presupposto di fatto, rientrando nella propria sfera di controllo. Infine, la realizzazione di un piazzale in cemento armato destinato a deposito di case mobili, in contrasto con le previsioni e gli obiettivi dello strumento urbanistico comunale, non può essere qualificata come attività libera ai sensi dell'art. 6, comma 1, lettera e-ter, del D.P.R. n. 380/2001, in quanto non rispetta la condizione di essere prevista dallo strumento urbanistico comunale.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/03/2024

N. 00377/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01489/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1489 del 2022, proposto da
Antonio Salzo, rappresentato e difeso dall'avvocato Giampietro Risimini, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Cellamare, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Domenico Emanuele Petronella, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia,

-dell’ordinanza dirigenziale n. 4 del 28.9.2022, R.G. n. 31, a firma del Responsabile del Settore Tecnico, ing. Nicola Affatato, avente ad oggetto “…

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