Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 2061 del 2015

ECLI:IT:TARLE:2015:2061SENT

Massima

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La mancata pronuncia dell'amministrazione competente sull'istanza presentata dal privato per il conseguimento di un'autorizzazione amministrativa configura un silenzio inadempimento, che legittima il ricorso giurisdizionale del privato per l'accertamento dell'obbligo dell'amministrazione di provvedere. L'amministrazione è tenuta a pronunciarsi espressamente sull'istanza del privato entro il termine previsto dalla legge, a pena di incorrere nella violazione dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, nonché del diritto del privato ad una decisione espressa. Il silenzio inadempimento dell'amministrazione determina l'obbligo di quest'ultima di provvedere sull'istanza, senza possibilità di opporre la sopravvenuta carenza di interesse del privato, essendo l'interesse pubblico alla corretta e tempestiva definizione del procedimento prevalente rispetto a quello del privato. Il giudice amministrativo, accertata la violazione dell'obbligo di provvedere, dichiara l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse e ordina comunque all'amministrazione di provvedere sull'istanza, al fine di assicurare il rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

N. 02066/2010
REG.RIC.

N. 02061/2015 REG.PROV.COLL.

N. 02066/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2066 del 2010, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Lecce, Via Garibaldi 43;

contro

Provincia di Taranto;

per l’accertamento dell’illegittimità

del silenzio serbato dalla Provincia di Taranto sull'istanza presentata dalla ricorrente in data 28 ottobre 2010 per il conseguimento dell'autorizzazione ad accettare rifiuti in discarica con concentrazione nell'eluato fino a tre volte i valori indicati nella tabella 5 del D.M. 3 agosto 2005 e con valore illimitato per il parametro DOC;

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