Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3596 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:3596SENT

Massima

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Il permesso di costruire, una volta rilasciato, non può essere dichiarato decaduto per il mancato inizio dei lavori entro il termine stabilito, qualora il titolare abbia comunque manifestato il serio intento di procedere alla realizzazione dell'opera e le difficoltà emerse, non dipendenti dalla sua volontà, abbiano ragionevolmente impedito l'avvio dei lavori nel termine previsto. L'Amministrazione, prima di dichiarare la decadenza, deve valutare attentamente le ragioni addotte dall'interessato, tenendo conto della peculiarità della vicenda, e motivare adeguatamente la propria decisione, non essendo sufficiente il mero riscontro della scadenza del termine per l'inizio dei lavori. Il principio di tutela dell'affidamento del privato e di buon andamento dell'azione amministrativa impongono, infatti, che l'Amministrazione non possa dichiarare la decadenza del permesso di costruire quando il mancato rispetto del termine per l'inizio dei lavori non sia imputabile a negligenza o inerzia del titolare, ma a circostanze oggettive che ne hanno impedito la realizzazione nel termine stabilito. In tali casi, l'Amministrazione deve valutare con particolare attenzione le ragioni addotte dal privato e motivare adeguatamente la propria decisione, non potendo limitarsi a constatare il mero decorso del termine. Il provvedimento di decadenza, pertanto, risulta illegittimo ove manchi una congrua e puntuale motivazione in ordine alla valutazione delle ragioni del privato e alla sussistenza dei presupposti per la declaratoria di decadenza, in particolare quando emergano elementi che escludano l'imputabilità del ritardo all'inerzia o negligenza del titolare del permesso.

Sentenza completa

N. 09495/2012
REG.RIC.

N. 03596/2014 REG.PROV.COLL.

N. 09495/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9495 del 2012, proposto da:
Soc Colli Albani Parking Srl, rappresentata e difesa dall'Avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), 30;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco p.t., costituitosi in giudizio, rappresentato e difeso dall'Avv.((omissis)), domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

- della determinazione dirigenziale n. 858 del 31.08.2012 di Roma Capitale;

- degli atti connessi, tra cui, per quanto di ragione, le note prot. n. 61212/2010 e n. 71663/2010 del Municipio ROMA IX U.O.T., l…

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