Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 1401 del 2013

ECLI:IT:TARTOS:2013:1401SENT

Massima

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La dichiarazione di inizio attività (d.i.a.) è un mero atto di iniziativa privata, che non comporta alcun provvedimento espresso di assenso da parte della pubblica amministrazione. Pertanto, qualora emergano contestazioni sulla titolarità del diritto di proprietà dell'immobile oggetto dell'intervento edilizio denunciato con la d.i.a., l'amministrazione è tenuta a svolgere ulteriori e più approfondite verifiche, anche acquisendo la documentazione probatoria prodotta dai terzi contestatori. In tal caso, l'amministrazione può legittimamente adottare provvedimenti inibitori e repressivi dell'attività edilizia, senza che ciò configuri un'illegittima revoca o annullamento della d.i.a., in quanto quest'ultima non costituisce un provvedimento amministrativo espresso, ma solo un atto di mera iniziativa privata. L'amministrazione, una volta accertata l'assenza del titolo di proprietà in capo al denunciante, ha il dovere di intervenire prontamente per impedire la realizzazione di opere edilizie abusive, ordinando la rimessa in pristino dello stato dei luoghi, senza che ciò comporti un obbligo di motivazione in ordine all'interesse pubblico sotteso, trattandosi di un intervento doveroso e vincolato. Il legittimo affidamento del privato non può, pertanto, radicarsi in capo al denunciante che abbia presentato la d.i.a. in assenza del titolo di proprietà sull'immobile, in quanto tale circostanza era già stata accertata in sede giurisdizionale civile.

Sentenza completa

N. 01489/2007
REG.RIC.

N. 01401/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01489/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1489 del 2007, proposto da: ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso la Segreteria T.A.R. in Firenze, via Ricasoli, 40;

contro

Comune di Vecchiano, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Firenze, lungarno A. Vespucci, 20;

nei confronti di

Sig.ra ((omissis));

per l'annullamento

dell’ordinanza del 7 giugno 2007 di non eseguire i lavori di cui alla d.i.a. del 15 dicembre 2006, dell’ordinanza del 13 giugno 2007 di sospensione dei …

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