La revoca di una licenza per il servizio di noleggio con conducente mediante autovettura deve essere proporzionata alla violazione commessa e non può applicare automaticamente la sanzione massima prevista dal regolamento comunale, in assenza di una valutazione concreta delle circostanze del caso e del grado di colpa dell'interessato. L'amministrazione è tenuta a rispettare il principio di proporzionalità nell'esercizio del potere sanzionatorio, commisurandone l'entità alla gravità dell'inadempimento e alle conseguenze della condotta, al fine di evitare misure sproporzionate e irragionevoli. La mera omissione della comunicazione di una variazione della rimessa, in assenza di altri elementi di particolare gravità, non può giustificare l'applicazione della sanzione più severa, essendo necessaria una valutazione complessiva della fattispecie concreta alla luce del principio di proporzionalità. L'annullamento del provvedimento di revoca non comporta automaticamente il diritto al risarcimento del danno, essendo necessario dimostrare, oltre all'illegittimità dell'atto, anche la sussistenza dell'elemento soggettivo del dolo o della colpa grave dell'amministrazione nell'adozione dell'atto illegittimo.