Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20909 del 18 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:20909PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è che l'ordinanza cautelare deve essere annullata quando vi è una palese contraddizione tra la parte motiva, che esclude la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell'indagato, e il dispositivo, che invece conferma l'ordinanza impugnata. In tali casi, il provvedimento deve essere annullato e rinviato al giudice di merito per un nuovo esame, al fine di assicurare la coerenza logico-giuridica della decisione e il rispetto del diritto di difesa dell'indagato. La Corte di Cassazione, quale giudice di legittimità, ha il dovere di censurare tali palesi contraddizioni interne all'atto giurisdizionale, in quanto lesive del principio di motivazione degli atti giudiziari e del principio di ragionevolezza e logicità della decisione, sanciti dalla Costituzione e dalla normativa processuale penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. BARTOLINI Francesco - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. AS. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 17/10/2008 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. NUZZO LAURENZA;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. GIALANELLA Antonio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Ma. As. , tramite difensore di fiducia, ha proposto ricorso per Cassazione avverso l'ordinanza emessa dal Tribunale del …

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