Consiglio di Stato sentenza breve n. 710 del 2014

ECLI:IT:CDS:2014:710SENB

Massima

Generata da Simpliciter
Il mancato rispetto del termine di 60 giorni per la conclusione del procedimento di accreditamento di una struttura sanitaria privata, previsto dalla normativa regionale, comporta l'illegittimità del silenzio serbato dall'amministrazione, che è tenuta a provvedere definitivamente sulla domanda di accreditamento entro il termine stabilito. L'amministrazione non può ritardare ingiustificatamente il rilascio dell'accreditamento adducendo la necessità di verificare il rispetto di prescrizioni da parte della struttura privata, quando il parere favorevole dell'ASL, seppur condizionato, sia già stato reso. Il mancato rispetto del termine di conclusione del procedimento di accreditamento determina la responsabilità dell'amministrazione per il danno subito dalla struttura privata a causa del ritardo, che può essere risarcito. L'amministrazione è tenuta a definire tempestivamente il procedimento di accreditamento, nel rispetto dei termini previsti dalla legge, senza poter opporre ulteriori condizioni o prescrizioni che ritardino ingiustificatamente il rilascio dell'accreditamento, una volta acquisito il parere favorevole dell'ASL, seppur condizionato. Il principio di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, sancito dall'art. 97 Cost., impone all'amministrazione di concludere i procedimenti amministrativi entro i termini stabiliti dalla legge, al fine di garantire la certezza dei rapporti giuridici e tutelare gli interessi dei privati coinvolti. Il mancato rispetto dei termini procedimentali, in assenza di giustificati motivi, integra un vizio di legittimità dell'azione amministrativa, che può dar luogo alla responsabilità risarcitoria dell'amministrazione.

Sentenza completa

N. 07432/2013
REG.RIC.

N. 00710/2014REG.PROV.COLL.

N. 07432/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 38, 60 e 117 cod. proc. amm.
sul ricorso numero di registro generale 7432 del 2013, proposto da:
Regione Lazio, in persona del Presidente
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)) dell’avvocatura regionale presso i cui uffici è domiciliata in Roma, via ((omissis)), 27;

contro

Casa di ((omissis)) 80 S.p.a., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), presso il cui studio ha eletto il domicilio in Roma, via Quattro Fontane, 161;

nei confronti di

Commissario
ad acta
per la Sanità della Regione Lazio, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso i cui uffici è …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.