Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22478 del 24 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:22478PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle proprie funzioni, favorisce determinati operatori economici a danno di altri, violando i doveri di imparzialità e correttezza, commette il reato di corruzione propria, anche qualora non sia dimostrata l'esistenza di atti amministrativi illegittimi, essendo sufficiente la mera accettazione di regali e vantaggi economici da parte dei privati beneficiati, in un contesto di consolidato sistema di gestione irregolare di contributi e appalti. Tuttavia, la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari deve essere adeguatamente motivata dal giudice, con riferimento a condotte specifiche e concreti elementi di prova, non essendo sufficiente una mera elencazione di circostanze e intercettazioni, né una motivazione generica e apodittica. In assenza di una chiara e logica motivazione, la misura cautelare deve essere revocata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluig - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 3760/2012 del TRIBUNALE DEL RIESAME DI ROMA del 20/12/2012;

visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERLUIGI DI STEFANO;

Udito il Procuratore Generale In persona della Dr. ELISABETTA CESQUI che ha chiesto l'annullamento dell'ordinanza impugnata.

Udito il difensore avv. (OMISSIS) che ha concluso chiedendo l'annullamento dell&…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.