Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, in linea con le recenti pronunce del Consiglio di Stato, afferma che il divieto di occupazione del suolo pubblico sulla "viabilità principale" di cui all'art. 12 della Delibera dell'Assemblea Capitolina n. 21/2021 di Roma Capitale, pur in assenza di un analogo divieto nel Codice della Strada, è da ritenersi legittimo e preclusivo di qualsiasi occupazione della sede stradale, ivi compresi gli stalli di sosta, anche sulle strade di minor servizio come le strade interzonali o di quartiere, in quanto tale divieto è finalizzato alla tutela della sicurezza stradale e non risulta derogabile dalla normativa emergenziale COVID-19, neppure in virtù della deroga prevista dall'art. 38 della medesima Delibera, la quale si limita a derogare gli "ulteriori criteri" previsti dall'art. 12 ma non il generale divieto di occupazione della "viabilità principale" correlato a profili di sicurezza stradale e in combinazione con il Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) adottato dal Comune.