Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16211 del 31 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:16211PEN

Massima

Il giudice, in sede di convalida dell'arresto, può qualificare diversamente il fatto rispetto alla definizione data dalla polizia giudiziaria e dal pubblico ministero, senza che tale diversa qualificazione giuridica incida sulle successive fasi processuali e sull'esercizio dell'azione penale da parte della pubblica accusa per il reato originariamente contestato. La valutazione del giudice in sede di convalida dell'arresto, infatti, è limitata ai fini della sola convalida e non è vincolante per le successive determinazioni del pubblico ministero, il quale può sempre esercitare l'azione penale per il reato originariamente contestato, indipendentemente dalla qualificazione giuridica data dal giudice in sede di convalida.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/07/2016 del TRIBUNALE di RIMINI;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DE BERARDINIS SILVANA;
sentite le conclusioni del P.G. Dott.ssa CASELLA GIUSEPPINA, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con ordinanza in data 29.7.2016 il GIP del Tribunale di Rimini, a seguito…

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