Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Nell'ambito del procedimento di rilascio di un titolo edilizio per un nuovo insediamento residenziale in prossimità di uno stabilimento industriale a rischio di incidente rilevante, l'amministrazione comunale, in assenza di una revisione della pianificazione urbanistica generale che abbia già contemperato l'interesse alla sicurezza con quello allo sviluppo edilizio, è tenuta a recepire il parere tecnico dell'autorità competente (nella specie, il Comando regionale dei Vigili del Fuoco) che, sulla base di valutazioni discrezionali, rilevi un aggravamento del rischio connesso al nuovo insediamento. In tale ipotesi, l'amministrazione non può sindacare la prevalenza dell'interesse alla sicurezza pubblica rispetto ad altri interessi urbanistici, paesaggistici o di diversa natura, dovendo limitarsi a verificare la proporzionalità delle misure ostative rispetto al progetto edilizio, eventualmente valutando modifiche idonee a renderlo compatibile con il livello di rischio accettabile. Il principio di cautela impone infatti all'amministrazione di privilegiare la tutela dell'incolumità pubblica, senza possibilità di bilanciamento con altri interessi, in assenza di una revisione complessiva della pianificazione urbanistica che consenta di contemperare in modo armonico le diverse esigenze.