Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza breve n. 214 del 2012

ECLI:IT:TARCZ:2012:214SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo di revoca di un'autorizzazione o concessione deve essere adottato sulla base di presupposti di fatto e di diritto pienamente accertati e comprovati, non potendo fondarsi su elementi parzialmente infondati o erronei. L'amministrazione è tenuta a verificare con diligenza l'effettiva sussistenza dei presupposti legittimanti l'adozione di un provvedimento ablativo, senza poter fare affidamento su informazioni sommarie o incomplete. Il principio di proporzionalità impone che l'esercizio del potere di revoca sia adeguatamente motivato e calibrato sulla base di una valutazione complessiva della situazione del destinatario, considerando anche eventuali condotte successive che possano aver determinato il venir meno dei presupposti originari. Ove i presupposti risultino solo parzialmente fondati, il provvedimento di revoca deve essere annullato, in quanto l'amministrazione non può esimersi dal compiere un'istruttoria approfondita e dal motivare adeguatamente la propria decisione finale. Il rispetto del principio del contraddittorio e del diritto di difesa del destinatario del provvedimento costituisce altresì un presupposto essenziale per l'adozione di un legittimo provvedimento di revoca, non potendo l'amministrazione prescindere dal confronto con l'interessato e dalla valutazione delle sue deduzioni. In definitiva, il provvedimento di revoca di un'autorizzazione o concessione deve fondarsi su presupposti di fatto e di diritto pienamente accertati, essere adeguatamente motivato, proporzionato e rispettoso del contraddittorio, al fine di assicurare il corretto esercizio del potere amministrativo e la tutela delle posizioni giuridiche del destinatario.

Sentenza completa

N. 00064/2012
REG.RIC.

N. 00214/2012 REG.PROV.COLL.

N. 00064/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 64 del 2012, proposto da:
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avv. Carmine Pandullo, con domicilio eletto presso Carmine Pandullo in Tropea, via degli Orti N 33;

contro

Comune di Tropea, rappresentato e difeso dall'avv. Giovanni Spataro, con domicilio eletto presso Giovanni Spataro in Cosenza, via dei Mille Pal.Gallo e De Marco; U.T.G. - Prefettura di Vibo Valentia, Ministero dell'Interno, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Distr.le Catanzaro, domiciliata per legge in Catanzaro, via G.Da Fiore, 34;

per l'annullamento

dell’Ordi…

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