Cassazione penale Sez. II sentenza n. 49973 del 10 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:49973PEN

Massima

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La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: La circostanza aggravante del metodo mafioso di cui all'art. 7 del d.l. n. 152 del 1991, conv. in l. n. 203 del 1991 (ora art. 416-bis.1 c.p.), può essere riconosciuta anche nei confronti di soggetti estranei ad associazioni di tipo mafioso, qualora la condotta delittuosa, pur non essendo accompagnata da esplicite minacce o riferimenti diretti a organizzazioni criminali, sia caratterizzata da modalità tipiche dell'agire mafioso, idonee a suscitare nella vittima un effetto intimidatorio derivante dall'evocazione del potere e del controllo esercitato da tali organizzazioni sul territorio. Pertanto, integra la suddetta circostanza aggravante la condotta di chi, in un contesto ambientale notoriamente dominato dalla criminalità organizzata di tipo mafioso, pretenda dalla persona offesa il pagamento di somme di denaro per assicurarle protezione, anche senza fare uso di esplicite minacce, purché le modalità della richiesta estorsiva siano idonee a trasmettere alla vittima la percezione dell'esistenza di un potere criminale di cui l'autore del reato si avvale, come desumibile da elementi quali la pervicacia e l'insistenza delle richieste, l'utilizzo di espressioni alludenti al "mettersi a posto" o al "regolarizzare i conti", nonché il compimento di atti intimidatori e danneggiamenti precedenti o contestuali alle richieste estorsive. Tali elementi, anche in assenza di una diretta affiliazione dell'autore del reato ad associazioni mafiose, sono idonei a dimostrare l'idoneità della condotta a sfruttare il contesto ambientale di riferimento a fini intimidatori, realizzando così il requisito oggettivo della circostanza aggravante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - rel. Consigliere

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/2/2018 della Corte d'appello di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Dall'((omissis)) che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. La Cort…

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