Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1869 del 2015

ECLI:IT:TARMI:2015:1869SENT

Massima

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La destinazione urbanistica di un'area a verde privato vincolato, anche se in precedenza aveva una diversa previsione, è legittima e non richiede una peculiare motivazione da parte dell'amministrazione comunale, in quanto rientra nell'ampia discrezionalità riconosciuta agli enti locali nell'approvazione degli strumenti urbanistici generali. Tale scelta è giustificata dalla necessità di salvaguardare il valore ambientale e paesaggistico dell'area, in particolare quando essa ricade all'interno del perimetro di un parco regionale, le cui previsioni normative sono vincolanti per la pianificazione comunale. Inoltre, l'amministrazione può riconoscere una capacità edificatoria virtuale a compensazione del divieto di edificazione, al fine di contemperare gli interessi patrimoniali del proprietario con l'interesse pubblico alla tutela ambientale e paesistica.

Sentenza completa

N. 01807/2009
REG.RIC.

N. 01869/2015 REG.PROV.COLL.

N. 01807/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1807 del 2009, proposto da:
Mario Vergani, rappresentato e difeso dagli avv.ti Riccardo Marletta e Simone Pisani, con domicilio eletto presso il loro studio in Milano, piazza Duse, 3;

contro

Comune di Carate Brianza, rappresentato e difeso dall'avv. Maurizio Boifava, con domicilio eletto
ex lege
(art. 25 cod. proc. amm.) presso la Segreteria del TAR Lombardia in Milano, via Corridoni, 39;

nei confronti di

Parco Regionale della Valle del Lambro, Provincia di Milano, Provincia di Monza e Brianza e Regione Lombardia, tutti non costituiti in giudizio;

per l'annullam…

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