Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 8465 del 5 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:8465CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: L'appaltatore può essere legittimato a richiedere il pagamento di maggiori lavori eseguiti in corso d'opera, in deroga al divieto di introdurre addizioni o variazioni al lavoro assunto, solo qualora ricorrano congiuntamente le seguenti condizioni: i) i lavori aggiuntivi siano stati oggetto di riserva da parte dell'impresa; ii) siano stati qualificati come indispensabili in sede di collaudo; iii) siano stati riconosciuti come tali anche dall'amministrazione committente; iv) il costo aggiuntivo rientri nei limiti delle spese approvate. In mancanza di tali presupposti, l'azione dell'appaltatore per il pagamento dei maggiori lavori non può essere accolta, in quanto l'amministrazione non può essere considerata consapevole dell'arricchimento né tantomeno obbligata ad accettarlo, configurandosi piuttosto un'ipotesi di arricchimento "imposto". Inoltre, la mera contumacia dell'amministrazione nel giudizio di primo grado non può essere equiparata ad un'accettazione tacita dell'arricchimento, trattandosi di eccezioni in senso stretto non rilevabili d'ufficio dal giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VIVALDI Roberta - Presidente

Dott. SESTINI Danilo - Consigliere

Dott. FIECCONI Francesca - Consigliere

Dott. GIANNITI Pasquale - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 21708/2018 proposto da:
(OMISSIS), nella qualita' di titolare e legale rappresentante dell'omonima impresa di costruzioni, elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentata e difesa dall'avvocato (OMISSIS);
- ricorrente -
contro
(OMISSIS);
- intimata -
avverso la sentenza n. 151/2018 della CORTE D'APPELLO di REGGIO CALABRIA, depositata il 14/03/2018;
udita la relazione della causa svolta nella Camera di consiglio del 18/09/2019…

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