Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29852 del 14 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:29852PEN

Massima

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Il reato di truffa aggravata si configura quando l'agente, con artifici e raggiri, induce in errore la persona offesa, inducendola a compiere un atto di disposizione patrimoniale che le procura un ingiusto profitto e cagiona un danno di rilevante gravità. A tal fine, non è necessaria una vera e propria messa in scena o la dolosa omissione di circostanze essenziali, essendo sufficiente che l'agente, approfittando della fiducia acquisita, prospetti falsamente la propria situazione economica e finanziaria, consegni assegni postdatati privi di provvista e non adempia agli impegni assunti, così inducendo la vittima a consegnargli beni di valore. L'inadempimento successivo, anche se determinato da iniziative unilaterali dell'agente, non esclude la configurabilità del reato, essendo sufficiente che l'induzione in errore sia stata determinante per la conclusione dell'affare. La qualificazione giuridica del fatto come truffa aggravata è corretta ove sorretta da una congrua motivazione che dia conto degli elementi costitutivi del reato, senza che possano essere rilevate incongruenze, carenze o contraddittorietà logico-giuridiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamill - Presidente

Dott. RAGO G. - rel. Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 31/10/2014 della Corte di Appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. G. Rago;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Aniello Roberto, che ha concluso chiedendo l"inammissibilita".
FATTO E DIRITTO
1. (OMISSIS) veniva tratto a giudizio per il reato di cui all"articolo 640 c.p. e articolo 61 c.p., n. 7 perch…

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