Cassazione penale Sez. V sentenza n. 49281 del 4 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:49281PEN

Massima

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Il diritto di critica, quale causa di giustificazione della diffamazione, richiede il rispetto del requisito della continenza, che impone di valutare se le espressioni utilizzate, pur se aspre e sferzanti, siano pertinenti al tema in discussione e proporzionate al fatto narrato e al concetto da esprimere, senza trascendere nell'immotivata aggressione della reputazione altrui. Pertanto, l'utilizzo di espressioni gravemente infamanti e inutilmente umilianti, che attribuiscano qualificazioni negative alla persona oggetto della critica, anziché descrivere e criticare il suo comportamento, eccede i limiti del legittimo esercizio del diritto di critica, anche quando la persona offesa rivesta la qualifica di pubblico ufficiale. Inoltre, la causa di non punibilità della provocazione, di cui all'art. 599 c.p., richiede che la reazione sia immediata e proporzionata rispetto al fatto ingiusto che l'ha provocata, senza che rilevi il mero decorso di un breve lasso temporale, ove la reazione risulti frutto di un processo di razionalizzazione incompatibile con lo stato d'ira. Pertanto, la mancanza di corrispondenza tra la condotta lamentata e le informazioni e considerazioni contenute nello scritto diffamatorio, nonché l'assenza di una compiuta indicazione del fatto ingiusto che avrebbe provocato la reazione, impediscono il riconoscimento della scusante della provocazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/05/2018 del TRIBUNALE di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. BORRELLI PAOLA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore MIGNOLO OLGA, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
udito il difensore Avvocato (OMISSIS), anche quale sostituto processuale dell'avvocato (OMISSIS), che insiste per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO…

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