Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9306 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:9306SENT

Massima

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Il piano regolatore generale, nell'esercizio della discrezionalità amministrativa in materia urbanistica, può legittimamente modificare le precedenti destinazioni d'uso delle aree, anche in senso peggiorativo per i proprietari, senza necessità di specifica motivazione, salvo il caso di affidamento qualificato. Le scelte di pianificazione urbanistica, comprese le localizzazioni, rientrano nell'ampia discrezionalità dell'ente e non sono sindacabili dal giudice amministrativo, se non in caso di errori di fatto o abnormi illogicità. L'aspirazione del proprietario ad una destinazione edificatoria più favorevole non radica un interesse qualificato all'impugnazione, configurando solo un'aspettativa generica alla "reformatio in melius", cedevole rispetto alle scelte urbanistiche dell'amministrazione. La destinazione di un'area a "verde pubblico e servizi pubblici di livello locale" nel piano regolatore generale ha natura conformativa e non espropriativa, non essendo soggetta a limiti temporali o all'obbligo di indennizzo, in quanto incidente su una generalità di beni in funzione delle caratteristiche intrinseche della zona, anziché su beni determinati in vista di una specifica opera pubblica. Gli istituti perequativi e la cessione compensativa previsti dal piano regolatore sono legittimi, in quanto non applicati forzosamente ai diritti edificatori pregressi, ma incidenti solo su possibilità edificatorie suppletive e non riconosciute, mantenendosi nell'ambito del potere conformativo del territorio.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/09/2020

N. 09306/2020 REG.PROV.COLL.

N. 05866/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5866 del 2008, proposto da
Agritech s.a.s., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Dario La Torre e Mario Lupi, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Mario Lupi in Roma, Lungotevere dei Mellini, 10;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Nicola Sabato, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Regione Lazio

per l'annullamento

delle deliberazioni della G.R. Lazio 8.02.2008 n.80 e del C.C. 12.02.2008 di ratifica dell’Accordo di Pianificazione s…

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