Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4678 del 2015

ECLI:IT:TARNA:2015:4678SENT

Massima

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La realizzazione di opere edilizie in assenza del permesso di costruire e dell'autorizzazione paesaggistica, in zona sottoposta a vincolo, comporta l'obbligo per l'amministrazione comunale di adottare immediatamente la sanzione demolitoria, a prescindere dalla compatibilità urbanistica dell'intervento, in quanto la mancanza del previo titolo abilitativo integra una violazione di legge che impone l'applicazione della sanzione ripristinatoria, quale atto dovuto. Ciò in quanto, per consolidata giurisprudenza, anche le opere interrate o seminterrate hanno rilievo paesaggistico e richiedono l'autorizzazione di cui all'art. 146 del d.lgs. n. 42/2004, salvo che non rientrino nelle ipotesi di cui all'art. 149 dello stesso decreto, che sottrae alla necessità dell'autorizzazione solo gli interventi di manutenzione o restauro che non alterino lo stato dei luoghi e l'aspetto esteriore degli edifici. In assenza di tale autorizzazione, l'amministrazione è tenuta a disporre la demolizione delle opere abusive, a prescindere dalla loro compatibilità urbanistica, in applicazione degli artt. 27 e 167 del d.P.R. n. 380/2001, che prevedono l'obbligo di ripristino a carico del proprietario. La mera presentazione di un'istanza di accertamento di conformità, ai sensi degli artt. 36 e 37 del d.P.R. n. 380/2001, non sospende né impedisce l'adozione e l'esecuzione dell'ordine di demolizione, in quanto tale istanza non incide sulla legittimità e sull'efficacia del provvedimento sanzionatorio, che rimane pienamente efficace fino a quando non intervenga una formale rinuncia al ricorso da parte del proprietario. Inoltre, l'ordine di demolizione può essere legittimamente indirizzato ai proprietari dell'immobile, senza necessità di individuare l'effettivo responsabile della realizzazione delle opere abusive, essendo sufficiente la qualità di proprietario per imporre l'obbligo di provvedere alla demolizione. Infine, l'ordinanza di demolizione non deve necessariamente indicare la precisa superficie occupata e l'area da acquisire al patrimonio comunale in caso di inottemperanza, essendo sufficiente la puntuale descrizione delle opere abusive da rimuovere.

Sentenza completa

N. 01617/2009
REG.RIC.

N. 04678/2015 REG.PROV.COLL.

N. 01617/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1617 del 2009, proposto da: D’Urso Raffaele e Savarese Anna,
rappresentati e difesi, per mandati a margine dell’atto introduttivo del giudizio, dall’avv. Elio Trombetta, con domicilio eletto in Napoli, Riviera di Chiaia, n. 207 presso lo studio legale Allodi-Starace;

contro

Comune di Vico Equense, in persona del sindaco p.t., rappresentato e difeso, per mandato a margine dell’atto di costituzione in giudizio ed in virtù di determina n. 600 del 30 giugno 2015, dall’avv. Erik Furno, presso il cui studio è eletto domicilio, in Napoli, via Cesareo Console, n. 3;

per l'annullamento

- dell’…

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