Cassazione civile Sez. III sentenza n. 19216 del 29 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:19216CIV

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo sulla correttezza giuridica e sulla coerenza logico-formale delle argomentazioni svolte dal giudice di merito, non può riesaminare il merito dell'intera vicenda processuale, né sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito in ordine all'individuazione delle fonti del convincimento, all'assunzione e alla valutazione delle prove, al controllo della loro attendibilità e concludenza, alla scelta tra le risultanze processuali di quelle ritenute maggiormente idonee a dimostrare la veridicità dei fatti. Il ricorso per cassazione non costituisce un'istanza di revisione delle valutazioni e dei convincimenti del giudice di merito, ma è limitato al controllo della correttezza giuridica e della coerenza logico-formale della motivazione. Pertanto, il motivo di ricorso che si risolva nella mera doglianza circa la dedotta erronea attribuzione da parte del giudice del merito agli elementi valutati di un valore e di un significato difformi dalle aspettative del ricorrente, ovvero nell'inammissibile pretesa di una lettura dell'asserto probatorio diversa da quella operata dai giudici di merito, è inammissibile in quanto eccede i limiti istituzionali del giudizio di legittimità. Inoltre, il vizio di motivazione non può essere invocato per far valere la non rispondenza della ricostruzione dei fatti operata dal giudice del merito al diverso convincimento soggettivo della parte, atteso che tali aspetti attengono al libero convincimento del giudice. Infine, il giudice di merito non è tenuto a dar conto dell'esito dell'avvenuto esame di tutte le prove prodotte o comunque acquisite e di tutte le tesi prospettategli, essendo sufficiente che fornisca una motivazione logica ed adeguata dell'adottata decisione, evidenziando le prove ritenute idonee e sufficienti a suffragarla, ovvero la carenza di esse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RUSSO ((omissis)) - Presidente

Dott. DE STEFANO Franco - Consigliere

Dott. SCARANO ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. LANZILLO Raffaella - Consigliere

Dott. CARLUCCIO Giuseppa - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso 8047-2012 proposto da:
(OMISSIS) (OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende unitale all'avvocato (OMISSIS) giusta procura speciale in calce al ricorso;
- ricorrente -
contro
SOCIETA' (OMISSIS) SRL, (OMISSIS), (OMISSIS);
- intimati -
avverso la sentenza n. 940/2011 della CORTE D'APPELLO di GENOVA, depositata il 30/09/2011, R.G.N. 879/2008;
udita la relazione della causa svolta nella pubblica ud…

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