Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29636 del 10 luglio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:29636PEN

Massima

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Il furto di beni destinati a pubblico servizio o utilità, aggravato dall'esposizione a pubblica fede, è procedibile d'ufficio, anche a seguito della riforma introdotta dal D.Lgs. n. 150/2022, che ha reso procedibile a querela il furto semplice. La motivazione della sentenza di condanna, che si basa sulla sussistenza di gravi indizi di colpevolezza desunti dalle circostanze del fatto (come il rinvenimento del reo in possesso della refurtiva e del materiale atto allo scasso), nonché sull'assenza di una plausibile spiegazione alternativa, è immune da vizi logici e contraddittorietà manifeste, rientrando nel legittimo apprezzamento del giudice di merito, non sindacabile in sede di legittimità se non per macroscopiche illogicità. L'eventuale richiesta di accertamento peritale, volta a comparare il materiale rinvenuto con quello oggetto di precedente furto, non riveste carattere decisivo ai fini della decisione, in quanto l'identità del materiale non inciderebbe sulla responsabilità dell'imputato per il reato contestato, mentre la diversità dello stesso sarebbe meramente esplorativa e, pertanto, inammissibile. Infine, la motivazione in ordine all'aggravante della violenza sulle cose, che valorizza il possesso di strumenti atti allo scasso e l'assenza di prova di una loro lecita destinazione, risulta logica e congrua.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MASINI Tiziano - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. SGUBBI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/10/2022 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SGUBBI VINCENZO;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa ODELLO LUCIA, che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 25/10/2022 la Corte di appello di Napoli ha confermato la decisione d…

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