La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: Il mutamento di destinazione d'uso di un sito produttivo, con realizzazione di nuova volumetria, costituisce intervento di nuova costruzione ai sensi dell'art. 3, lett. e) del D.P.R. 380/2001, che richiede la predisposizione di un piano particolareggiato o la conclusione di una convenzione di lottizzazione, ai sensi dell'art. 15 delle N.T.A. del P.R.G., anche qualora la zona risulti parzialmente urbanizzata, in assenza di una completa realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria, quali strade di servizio interne, spazi di sosta, parcheggi pubblici, zone verdi attrezzate e rete fognaria. L'eventuale comportamento contraddittorio dell'amministrazione comunale, che in precedenti casi analoghi abbia consentito interventi diretti senza la predisposizione di piani attuativi, non legittima il perpetuarsi dell'illegittimità, al fine di evitare disparità di trattamento, essendo comunque necessario il rispetto della disciplina urbanistica vigente. Il principio di diritto espresso dalla sentenza è applicabile a tutti i casi di mutamento di destinazione d'uso con realizzazione di nuova volumetria in zone parzialmente urbanizzate, indipendentemente dalle peculiarità del caso concreto, al fine di garantire il corretto sviluppo urbanistico del territorio, attraverso la predisposizione di adeguati strumenti di pianificazione attuativa.