La concessione di posteggio per l'esercizio del commercio su area pubblica, scaduta prima dell'entrata in vigore dell'art. 181, comma 4-bis, del d.l. n. 34 del 2020, non può essere rinnovata automaticamente per la durata di dodici anni, in quanto tale disposizione si applica solo alle concessioni aventi scadenza entro il 31 dicembre 2020 e non a quelle già venute meno al momento dell'entrata in vigore della norma. Inoltre, il godimento precario ed episodico dell'area pubblica concesso per la sola stagione estiva 2020 non può essere considerato quale rinnovo della concessione, non essendo idoneo a dar luogo a un prolungamento della stessa per un periodo così ampio. La mancata trasmissione del preavviso di rigetto, previsto dall'art. 10-bis della l. n. 241 del 1990, non comporta l'annullamento del provvedimento di diniego, in quanto non avrebbe potuto incidere sull'esito della richiesta di rinnovo, essendo l'amministrazione priva di margini di apprezzamento. Infine, il soggetto che non abbia partecipato alla nuova procedura di gara indetta per l'assegnazione della concessione non ha legittimazione a impugnare gli atti della relativa procedura.