Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20137 del 21 maggio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:20137PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare ai sensi dell'art. 274, lett. c), c.p.p., deve essere valutato sulla base di una concreta e specifica prognosi di pericolosità sociale dell'indagato, desunta dalle modalità e circostanze del fatto per cui si procede nonché dalla sua personalità, senza che sia sufficiente il mero richiamo a precedenti penali per reati di diversa natura, non idonei a dimostrare il concreto pericolo di commissione di ulteriori reati della stessa specie o comunque caratterizzati dall'impiego di armi o dalla violenza alla persona. La motivazione del provvedimento cautelare deve pertanto esplicitare le ragioni per le quali i precedenti penali dell'indagato siano ritenuti idonei a far presumere il pericolo di reiterazione del reato per il quale si procede, non essendo sufficiente il mero richiamo formale a tali precedenti. La valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari deve altresì tenere conto delle condizioni personali, familiari e lavorative dell'indagato, al fine di verificare la proporzionalità della misura cautelare applicata rispetto alla gravità del fatto e al ruolo dell'indagato nella sua commissione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da

Dott. PISTORELLI Luca - Presidente

Dott. ROMANO Michele - Relatore

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

Dott. MOROSINI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Ku.Ma., nato in A il (Omissis)
avverso la ordinanza del 31/10/2023 del Tribunale di Firenze
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilità del ricorso;
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe il Tribunale del riesame di Firenze ha confermato, ex art. 309 cod. proc. pen., l'ordinanza del 11 ottobre 2023 del Giudice per le indagini preliminar…

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