Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20444 del 9 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:20444PEN

Massima

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Il possesso ingiustificato di un martelletto frangivetro, in quanto strumento atto ad effettuare operazioni di scasso, integra il reato di cui all'art. 707 c.p. (possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli), essendo tale oggetto idoneo all'effrazione di chiusure in vetro di accessi, anche se non rientranti nelle serrature in senso proprio. Tale interpretazione non viola il principio di tassatività della norma penale, in quanto l'art. 707 c.p. punisce il possesso di strumenti atti ad effettuare operazioni di scasso, obbligando il giudice a valutare le concrete circostanze di fatto in cui l'imputato viene sorpreso. La responsabilità penale può essere correttamente desunta dal rinvenimento dell'imputato in un contesto, come un parcheggio, che faccia emergere come il possesso di tali oggetti fosse finalizzato alla commissione di fatti illeciti, senza che ciò comporti alcuna illogicità o contraddittorietà della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/09/2016 della CORTE APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere IGNAZIO PARDO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore SALZANO FRANCESCO che ha concluso per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
1.1 La CORTE APPELLO di BRESCIA, con sentenza in data 28/09/2016, confermava la condanna alla pena ritenuta di gi…

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