Il giudice che ha emesso il provvedimento di sequestro preventivo dei beni nell'ambito di un procedimento di prevenzione non è incompatibile a partecipare al successivo giudizio per l'applicazione della misura di prevenzione patrimoniale della confisca, in quanto il sequestro ha carattere interinale e provvisorio, essendo finalizzato alla confisca, e rappresenta un momento distinto ma funzionalmente connesso della medesima fase procedimentale. L'esigenza di continuità e globalità del giudizio, volta ad evitare eccessive frammentazioni, prevale sulla dedotta incompatibilità del giudice, in conformità con la consolidata giurisprudenza di legittimità e costituzionale, la quale ritiene l'incompatibilità configurabile solo quando si tratta di fasi processuali o procedimentali differenti. Pertanto, il provvedimento di sequestro, essendo emesso nella stessa fase procedimentale in cui è disposta la confisca, non può ritenersi pregiudizievole per l'imparzialità del giudice chiamato a deliberare sulla confisca nell'ambito dello stesso procedimento di prevenzione.