Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19963 del 14 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:19963PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione è tenuto a verificare se il fatto per cui è stata pronunciata una sentenza di condanna costituisca ancora reato alla luce della nuova normativa intervenuta successivamente al passaggio in giudicato della sentenza, dovendo in tal caso disporre la revoca della condanna ai sensi dell'art. 673 c.p.p. quando la modifica legislativa abbia determinato l'abolitio criminis della fattispecie. Tale obbligo sussiste non solo in caso di abrogazione espressa della norma incriminatrice, ma anche in caso di abrogazione tacita, desumibile dall'incompatibilità delle nuove disposizioni con quelle precedenti ovvero dal fatto che la nuova legge regoli l'intera materia già disciplinata dalla norma anteriore, sicché le due norme risultino connotate dalla stessa oggettività giuridica e dalla medesima ratio. Il mutamento di un indirizzo giurisprudenziale successivo al passaggio in giudicato della sentenza non è invece rilevante ai fini dell'applicazione dell'art. 673 c.p.p., essendo tale disposizione correlata al principio di cui all'art. 2, comma 2, c.p. che impone la cessazione dell'esecuzione e degli effetti penali della condanna quando il fatto non sia più previsto dalla legge come reato per effetto di una modifica legislativa intervenuta dopo il passaggio in giudicato della sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. CASA Filippo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI TREVISO;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 51/2012 TRIBUNALE di TREVISO, del 29/10/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FILIPPO CASA;

lette le conclusioni del PG Dott. SPINACI Sante che ha chiesto l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza impugnata e la revoca della sentenza in data 24/9/2008 dal Tribunale di Treviso limitatamente al reato…

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