Cassazione penale Sez. III sentenza n. 29549 del 17 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:29549PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione della credibilità e attendibilità della parte offesa e dei testimoni, anche in presenza di eventuali contraddizioni o incongruenze nel loro racconto, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il quale è tenuto a motivare in modo logico e coerente la propria decisione, senza che il giudizio di legittimità possa sindacare le singole argomentazioni o la ricostruzione dei fatti, purché la motivazione nel suo complesso risulti congrua e sorretta da un apparato argomentativo coerente. Il giudice di merito, inoltre, non è tenuto a motivare specificamente sulle contestazioni effettuate dalla difesa nel corso dell'istruttoria dibattimentale, essendo sufficiente che abbia proceduto alla valutazione complessiva della credibilità dei testimoni, in applicazione dell'art. 500 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LUPO Ernesto - Presidente

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. SENSINI Maria Silvia - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla I. - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ER. GI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 05/06/2008 CORTE APPELLO di POTENZA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SENSINI MARIA SILVIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Izzo Gioacchino che ha concluso per l'annullamento con rinvio;

udito il difensore avv. Viaconte Vincenzo.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

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