Il provvedimento di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune per le opere di urbanizzazione previste in un piano di risanamento urbanistico (PRU) è legittimo quando: 1. Il termine perentorio di 60 giorni per l'annullamento, previsto dall'art. 159 del d.lgs. n. 42/2004, è rispettato, tenendo conto che la richiesta di integrazione documentale da parte della Soprintendenza interrompe il termine, il quale riprende a decorrere per ulteriori 30 giorni dal ricevimento della documentazione integrativa. 2. La Soprintendenza, pur non potendo riesaminare nel merito il PRU già approvato, può svolgere un esame rigoroso e dettagliato della compatibilità paesaggistica delle opere di urbanizzazione, soprattutto quando l'approvazione del PRU sia stata basata su una motivazione generica e non commisurata al rilevante valore paesaggistico dell'area. 3. Risulta legittimo l'annullamento quando il PRU non rispetta i presupposti e le condizioni previsti dalla legge regionale per il suo utilizzo, come l'accertata compromissione dell'area da insediamenti abusivi, non riscontrata nel caso di specie. 4. L'eventuale carattere pubblico del PRU non è di per sé sufficiente a eliderne i profili di illegittimità, qualora esso sia stato adottato in assenza dei relativi presupposti legittimanti.