Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33736 del 30 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:33736PEN

Massima

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La misura cautelare della custodia in carcere è presuntivamente adeguata per il reato di associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p., in quanto la presunzione di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. opera non solo al momento dell'adozione del provvedimento genetico, ma anche nelle successive vicende inerenti alla permanenza delle esigenze cautelari. Tuttavia, tale presunzione non è assoluta e il giudice è comunque tenuto a verificare, in concreto, la sussistenza di esigenze cautelari, valutando tutti gli elementi rilevanti, tra cui la gravità del fatto, il perdurante radicamento dell'imputato nell'associazione criminale, la durata della custodia cautelare già subita e l'eventuale annullamento con rinvio della sentenza di condanna. Nell'effettuare tale valutazione, il giudice deve dare conto in modo puntuale e logico delle ragioni per le quali ritiene che permangano o meno le esigenze cautelari, senza poter fare riferimento a meri dati processuali non adeguatamente corroborati. Qualora ritenga che le esigenze cautelari siano venute meno, il giudice è tenuto ad applicare una misura cautelare diversa dalla custodia in carcere, anche in relazione al reato di cui all'art. 416-bis c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 5205/2013 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 25/10/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERGIO BELTRANI;

sentite le conclusioni del PG Dott. SPINACI Sante, che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata;

- sentite le conclusioni dell'Avv. (OMISSIS), difensore di fiducia del ricorrente, che ha chiesto l'accoglimento dei motivi di ricorso.

RITENUTO IN FAT…

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