Cassazione penale Sez. V sentenza n. 47834 del 19 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:47834PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando la condotta dell'agente, caratterizzata da una pluralità di azioni reiterate nel tempo, cagiona nella vittima un perdurante e grave stato di ansia o di paura, con conseguente alterazione delle sue abitudini di vita, anche in assenza di minacce esplicite o di violenza fisica. Ai fini della sussistenza del reato, non è necessario che le singole condotte siano di per sé idonee a integrare fattispecie delittuose autonome, essendo sufficiente che esse, nel loro insieme, siano tali da ingenerare nella persona offesa un fondato timore per la propria incolumità e da costringerla a modificare le proprie abitudini di vita. La valutazione della gravità e della persistenza del turbamento psicologico subito dalla vittima deve essere effettuata in concreto, tenendo conto di tutti gli elementi emersi, come le aggressioni fisiche, i pedinamenti, le molestie sul luogo di lavoro, i messaggi minacciosi e le condotte volte a denigrare e colpevolizzare la persona offesa. Tali comportamenti, anche se non tutti autonomamente rilevanti sul piano penale, possono nel loro insieme integrare il delitto di atti persecutori, laddove siano idonei a cagionare un grave e perdurante stato di ansia e paura nella vittima, con conseguente alterazione delle sue abitudini di vita. La prova di tali elementi può essere desunta anche dalle dichiarazioni della persona offesa, purché attendibili e coerenti, nonché dal complesso degli altri elementi di prova acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/10/2021 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO CAPUTO;
Rilevato che le parti non hanno formulato richiesta di discussione orale ex Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, convertito, con modificazioni, dalla L. 18 dicembre 2020, n. 176, prorogato, quanto alla disciplina processuale, in forza del Decreto Legge 30 d…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.