Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18213 del 15 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:18213PEN

Massima

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Il sequestro probatorio di cose costituenti corpo di reato è legittimo quando il provvedimento, anche se conciso, identifica specificamente la finalità di accertamento dei fatti perseguita, come la necessità di verificare la provenienza e la destinazione dei beni vincolati, nonché l'eventuale alterazione degli stessi, al fine di valutarne la legittimità del possesso. La motivazione del decreto di sequestro e di convalida non deve essere sostituita dal giudice del riesame, essendo sufficiente che il provvedimento genetico contenga l'indicazione degli elementi necessari a giustificare il vincolo probatorio, senza che sia richiesta una motivazione particolarmente analitica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da: (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/11/2019 del TRIB. LIBERTA' di BENEVENTO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. SANDRA RECCHIONE;
sentite le conclusioni del PG Dr. COCOMELLO ASSUNTA, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale per il riesame della misure reali di Benevento, decidendo nell'ambito di un procedimento per ricettazione aperto per l'accertamento di condotte di macellazione

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