Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15278 del 20 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:15278PEN

Massima

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La premeditazione, quale circostanza aggravante del reato, richiede la dimostrazione di due requisiti essenziali: il requisito ideologico, consistente nel perdurare nell'animo del soggetto, senza soluzione di continuità fino alla commissione del reato, di una risoluzione criminosa ferma ed irrevocabile; e il requisito cronologico, rappresentato dal trascorrere di un intervallo di tempo apprezzabile, fra l'insorgenza e l'attuazione di tale proposito, in concreto sufficiente a far riflettere l'agente sulla decisione presa ed a consentire il prevalere dei motivi inibitori su quelli a delinquere. Tali elementi costitutivi della premeditazione possono essere dimostrati anche attraverso la prova logica, sulla base di indizi gravi, precisi e concordanti, come le modalità del fatto, le circostanze di tempo e luogo, il concorso di più persone con una ripartizione di ruoli, la natura del movente. Inoltre, la circostanza aggravante della premeditazione può essere estesa al concorrente che, pur non avendo partecipato all'originaria deliberazione volitiva, ne abbia acquisito piena consapevolezza precedentemente al suo contributo all'evento e a tale distanza di tempo da consentire che la maturazione del proposito criminoso prevalga sui motivi inibitori. Il giudice di merito ha il compito di valutare, alla luce di tutti gli elementi del caso concreto, se i requisiti della premeditazione sussistano o debbano, invece, essere esclusi, come nel caso di un agguato frutto di iniziativa estemporanea, in cui la risoluzione criminosa non sia maturata attraverso lunga riflessione, con possibilità di recesso prima dell'attentato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T. - Consigliere

Dott. MOROSINI E. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/11/2020 della CORTE di APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto di annullare con rinvio il provvedimento gravato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte di appello di Bologna, per quanto qui interessa, ha…

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