Cassazione civile Sez. Lavoro sentenza n. 24476 del 21 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:24476CIV

Massima

Massima ufficiale
L'omessa citazione in appello degli eredi del socio accomandatario non è causa di nullità della sentenza, non ricorrendo un'ipotesi di litisconsorzio necessario tra la società in accomandita semplice e gli eredi in parola. Difatti, questi ultimi hanno solo diritto alla liquidazione della quota, salvo diverso accordo con gli altri soci, poiché la morte del socio accomandatario non comporta lo scioglimento o l'estinzione della società, ma solo la trasmissione o la liquidazione della quota quale conseguenza dello scioglimento del rapporto tra il socio e l'ente, mentre sono i soci accomandanti a subentrare di diritto, ex art. 2322 cod. civ., nelle posizioni dei loro rispettivi danti causa.

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