Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27918 del 8 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:27918PEN

Massima

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Il mancato deposito dei decreti autorizzativi o di proroga delle intercettazioni telefoniche ed ambientali non determina di per sé l'inutilizzabilità delle stesse, essendo necessario che la parte interessata alleghi e dimostri specifiche violazioni del procedimento di ammissione previsto dalla legge. Spetta al giudice, su richiesta della difesa, disporre l'acquisizione dei relativi decreti al fine di verificarne la legittimità, senza che ciò comporti l'inefficacia della misura cautelare adottata. L'inutilizzabilità delle intercettazioni può essere dichiarata solo nei casi tassativamente previsti dall'art. 271 c.p.p., indipendentemente dalla mancata trasmissione dei decreti autorizzativi, i quali costituiscono un mero onere probatorio a carico dell'accusa. Il giudice può comunque fondare la propria decisione cautelare su altri elementi probatori, a prescindere dall'utilizzo degli esiti delle intercettazioni, purché la motivazione sia logica e adeguata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Consigliere

Dott. MANNINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

El. Mo. nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Brescia in data 6 febbraio 2008, che ha confermato l'ordinanza 16 gennaio 2008 del G.I.P. di Brescia la quale ha applicato la custodia cautelare in carcere per il delitto Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, ex articolo 73;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere …

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