La misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, essendo un provvedimento di natura cautelare e preventiva, può essere revocata solo quando risulti attenuata la pericolosità sociale del soggetto sottoposto alla misura, sulla base di elementi concreti e specifici, valutati in relazione al caso individuale e non in modo astratto o svincolato dalle risultanze processuali. Il giudice, nel decidere sull'istanza di revoca, deve effettuare un'approfondita valutazione della situazione attuale del soggetto, senza limitarsi a considerare le sole denunce pregresse, ma tenendo conto di tutti i fattori rilevanti ai fini della pericolosità sociale, in conformità ai principi affermati dalla giurisprudenza costituzionale. La competenza a decidere sull'istanza di revoca di una misura di prevenzione disposta prima dell'entrata in vigore del d.lgs. n. 159/2011 spetta alla Corte di appello, in applicazione della disciplina previgente di cui alla l. n. 1423/1956, e non al Tribunale.